RIFLESSOLOGIA PLANTARE
Cos’è la Riflessologia plantare ?
La riflessologia plantare è una tecnica mediante la quale si ristabilisce l’equilibrio energetico del corpo, servendosi di un particolare tipo di massaggio che, attraverso la stimolazione e compressione di specifici punti di riflesso sui piedi, relazionati energicamente con organi e apparati, consente di esercitare un’azione preventiva e d’intervento su eventuali squilibri dell’organismo.
Su cosa lavora ?
L a riflessologia plantare può essere utilizzata per il benessere dei seguenti apparati :
L’apparato muscoloscheletrico
Apparato nervoso
Apparato respiratorio
Apparato digerente
Apparato circolatorio
Sistema linfatico
Apparato endocrino
Apparato urinario
Apparato riproduttore
Occhi ,orecchie, denti
Breve storia della Riflessologia plantare
Le sue origini si perdono nella notte dei tempi ed è ormai appurato che questa pratica fosse utilizzata da molte antichissime civiltà.
Era conosciuta e praticata nell’antico Egitto ( vedi ad esempio il pittogramma scoperto all’ingrasso della tomba del medico Ankhmmahor a Saqqara risalente al 2330 a.c raffigurante l’utilizzo di tecniche manuali su piedi e mani ) ma anche in India Tailandia , Giappone, Cina e tra gli Indiani d’America.
In Occidente, per quanto ci è dato sapere dobbiamo attendere il XIX secolo perché, in ambito medico, si cominci a scoprirne l’efficacia.
In Inghilterra nel 1893 Sir Henry Head ( 1861-1940) studiando il sistema nervoso fu tra i primi a riscoprire che esisteva un collegamento tra zone cutanee ed organi. Queste zone presero poi il nome di “zone di Head”.
Poi, in seguito agi studi del premio Nobel Ivan Pavlov ( 1849- 1936 ) , diversi scienziati russi iniziarono a formulare l’ipotesi per cui la salute poteva migliorare grazie a specifici stimoli esterni coniando per primi il termine di riflesso-terapia.
In Italia , nei primi del 900, il professor Nicola Calligaris e il dott Nicola Gentile furono due pionieri nella ricerca , ma furono molto ostacolati dal mondo accademico del tempo.
Il dott William Fitzgerald ( 1872-1942) , medico di Boston, studiando la risposta analgesica provocata da pressioni su punti delle mani e poi dei piedi, elaborò l’ormai nota terapia zonale.
Grazie al lavoro di collaboratori ed allievi di questo medico vedi J. S. Rilley ed Eunice Ingham questa tecnica si diffonde ,negli anni 30.
Nel 1938 Eunice Ingham scrive il suo primo libro “ Sories the feet can tell “ andando in giro per il mondo , insegnando e facendo seminari.
Suo nipote D. Byers in seguito prese in mano l’insegnamento e fondò in America l’ International Institute of Reflexology.
La riflessologia plantare è una tecnica mediante la quale si ristabilisce l’equilibrio energetico del corpo, servendosi di un particolare tipo di massaggio che, attraverso la stimolazione e compressione di specifici punti di riflesso sui piedi, relazionati energicamente con organi e apparati, consente di esercitare un’azione preventiva e d’intervento su eventuali squilibri dell’organismo.
Su cosa lavora ?
L a riflessologia plantare può essere utilizzata per il benessere dei seguenti apparati :
L’apparato muscoloscheletrico
Apparato nervoso
Apparato respiratorio
Apparato digerente
Apparato circolatorio
Sistema linfatico
Apparato endocrino
Apparato urinario
Apparato riproduttore
Occhi ,orecchie, denti
Breve storia della Riflessologia plantare
Le sue origini si perdono nella notte dei tempi ed è ormai appurato che questa pratica fosse utilizzata da molte antichissime civiltà.
Era conosciuta e praticata nell’antico Egitto ( vedi ad esempio il pittogramma scoperto all’ingrasso della tomba del medico Ankhmmahor a Saqqara risalente al 2330 a.c raffigurante l’utilizzo di tecniche manuali su piedi e mani ) ma anche in India Tailandia , Giappone, Cina e tra gli Indiani d’America.
In Occidente, per quanto ci è dato sapere dobbiamo attendere il XIX secolo perché, in ambito medico, si cominci a scoprirne l’efficacia.
In Inghilterra nel 1893 Sir Henry Head ( 1861-1940) studiando il sistema nervoso fu tra i primi a riscoprire che esisteva un collegamento tra zone cutanee ed organi. Queste zone presero poi il nome di “zone di Head”.
Poi, in seguito agi studi del premio Nobel Ivan Pavlov ( 1849- 1936 ) , diversi scienziati russi iniziarono a formulare l’ipotesi per cui la salute poteva migliorare grazie a specifici stimoli esterni coniando per primi il termine di riflesso-terapia.
In Italia , nei primi del 900, il professor Nicola Calligaris e il dott Nicola Gentile furono due pionieri nella ricerca , ma furono molto ostacolati dal mondo accademico del tempo.
Il dott William Fitzgerald ( 1872-1942) , medico di Boston, studiando la risposta analgesica provocata da pressioni su punti delle mani e poi dei piedi, elaborò l’ormai nota terapia zonale.
Grazie al lavoro di collaboratori ed allievi di questo medico vedi J. S. Rilley ed Eunice Ingham questa tecnica si diffonde ,negli anni 30.
Nel 1938 Eunice Ingham scrive il suo primo libro “ Sories the feet can tell “ andando in giro per il mondo , insegnando e facendo seminari.
Suo nipote D. Byers in seguito prese in mano l’insegnamento e fondò in America l’ International Institute of Reflexology.
LETTURA ENERGETICA DEI PIEDI
I nostri piedi rappresentano le nostre radici, sostengono il nostro corpo e analogicamente sono il collegamento con la Madre Terra.
In quanto simboli della nostra natura materiale e sottile, possono essere decodificati e interpretati.
Moltissime sono le informazioni che ci possono fornire e che riguardano la nostra “tipologia energetica”, i nostri schemi emotivi e mentali, i tratti della nostra personalità.
I piedi possono essere suddivisi in quattro zone che corrispondono ai quattro elementi.
Se esiste un equilibrio nella persona questi elementi si troveranno in armonia tra di loro.
Se invece sussistono disarmonie si verranno a creare dei segnali che potranno essere osservati e rilevati.
In quanto simboli della nostra natura materiale e sottile, possono essere decodificati e interpretati.
Moltissime sono le informazioni che ci possono fornire e che riguardano la nostra “tipologia energetica”, i nostri schemi emotivi e mentali, i tratti della nostra personalità.
I piedi possono essere suddivisi in quattro zone che corrispondono ai quattro elementi.
Se esiste un equilibrio nella persona questi elementi si troveranno in armonia tra di loro.
Se invece sussistono disarmonie si verranno a creare dei segnali che potranno essere osservati e rilevati.